In questo luogo, Rocca sant'Angelo,
sorse uno dei primi conventi
francescani, documentato in
vari atti dell'archivio del
Sacro Convento di San Francesco.
Tale convento, appartato come
era, lontano dalla citta',
doveva essere un vero e proprio
romitorio, uno dei primi templi
della diffusione del francescanesimo.
Almeno dalla seconda meta'
del quattrocento, il convento
di Santa Maria della Rocchicciola
fu sotto la custodia dei frati
conventuali.
Di quell'antico convento possiamo
ancora ammirare la struttura
e il chiostro, anche se abbondantemente
restaurati ed ampliati.
In quest'oasi di silenzio
trovò pace per il suo
spirito inquieto anche il
poeta danese Johannes Joergensenm
che qui venne più volte
e sosto' a lungo traendone
ispirazione per molti suoi
scritti, tra i quali Laudes
Italiae.
Ciò che maggiormente
attrae i visitatori e' l'insieme
di affreschi di scuola giottesca
e perugina che la chiesa ancora
conserva. Dell'abbondante
decorazione citiamo i piu'
rappresentativi:
"Le stimmate di San Francesco"
di Giovanni di Bonino, "La
Madonna col Bambino e i santi
Francesco e Chiara" di
un collaboratore del Maestro
di Figline, una Presentazione
al Tempio, "La fuga in
Egitto e Cristo tra i Dottori
del Maestro della Nativita'"
in Santa Chiara, "Madonna
e Santi" di ignoto umbro
del quattrocento.
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