La via del
Sagranitino
Bevagna
- Gualdo - Giano dell'Umbria - Castelritardi
- Montefalco
Montefalco
Per la sua incantevole posizione geografica,
sul vertice di un ameno colle (473 mt.),
che si erge al centro delle valli del Clitunno,
del Topino e del Tevere, la città è stata
definita "Ringhiera dell'Umbria". Celebre
altresì per gli affreschi delle sue chiese,
che ne fanno un punto di riferimento essenziale
per la conoscenza della pittura umbra. Inoltre
i suoi santuari rappresentano, nel turismo
religioso, una tappa importante, ancora
quasi tutta da scoprire, della spiritualità
umbra. Montefalco fu centro abitato fin
dalla più remota antichità. Probabile "pago"
rurale, conserva memoria in una rara epigrafe
del "marone" (magistrato tipico degli antichi
umbri). Durante il periodo romano il colle
si popolò di ville patrizie, di cui permane
il ricordo nei toponimi: Assegnano, Camiano,
Col Verano, Rignano, Satriano, Vecciano,ecc.
Numerosi resti epigrafi e scultorei (museo
comunale, chiostro di S. Fortunato, ecc.)
testimoniano, nonostante le molte dispersioni,
il periodo più antico e meno noto. Nel medioevo
l'abitato ebbe il nome di Coccorone. Secondo
una tradizione, che nel secolo XVI era definita
antica, il toponimo sarebbe derivato da
un presunto fondatore, il senatore romano
Marco Curione. Moderni storici, invece,
lo fanno discendere dal greco oros (= monte).
Da vedere:
- Il Museo della ex chiesa di San Francesco
eretta nel 1335. Contiene, affescata nell'abside,
la storia della vita di San Francesco
di Benozzo Gozzoli del 1452. Il ciclo
della vita del santo e' illustrato in
dodici scene disposte su tre registri;
la narrazione ha carattere ascendente
e culmina nella volta con la gloria di
San Francesco. Il percorso museale all'interno
della chiesa prosegue con la cappella
di San Girolamo affrescata dallo stesso
Gozzoli e con un dipinto del Perugino
e molte altre opere di artisti umbri.
La scuola umbra, da Melenzio a Tiberio
d 'Assisi e' testimoniata nelle molte
chiese urbane e nella suggestiva San Fortunato,
isolata fra lecci sempreverdi e suggestiva
meta per rilassanti passeggiate.
- Il Palazzo comunale, ex residenza dei
conti Coccolone risalente al sec.XII.
Il portico venne aggiunto nel sec.XV,
mentre la torre e il timpano con l'orologio
solo nel XIX secolo. Nell'antica Sala
del Consiglio, ora Sala della Biblioteca,
vi e' un affresco rappresentante la Madonna
in Maesta', risalente al XV secolo.
- Il Palazzo de Cuppis, bel palazzo restaurato
in stile rinascimentale nel 1480.
- La ex chiesa di San Filippo Neri costruita
nel 1705 e poi trasformata in teatro.
- La Chiesa di Santa Lucia. E' una graziosa
chiesetta romanica documentata gia' nel
1220.
- La Chiesa di Santa Chiara di Montefalco,
fondata nel 1281 da Giovanna di Bengente
custodisce le spoglie della sorella Chiara
che fu abbadessa del convento ivi fondato.
La chiesa e' a navata unica e tre cappelle
laterali per parte con affreschi del 1500.
- Il Convento e la Chiesa di San Fortunato,
dedicato al Santo evangelizzatore di questo
territorio morto nel 390. Nel 422 venne
consacrata basilica e vi furono trasferiti
i resti del Santo. Dopo alterne vicende
venne ricostruita nel 1442 e affrescata
nel 1512 da Tiberio d'Assisi con scene
della vita di san Francesco. Di Benozzo
Gozzoli sono invece gli affreschi sulla
lunetta del portale e altre tavole contenute
nella chiesa. Nel chiostro del convento
del secolo XV si conservano lapidi, frammenti
romani ed altomedioevali. Nell'attiguo
bosco di San Fortunato si trovano le grotte
omonime scavate in un banco di argilla,
certamente paleocristiane, probabilmente
dedicate al culto pagano di Mitra.
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